La Cappellina al mercato
Agli inizi degli anni ’60 vi era una Cappella, denominata inizialmente oratorio “S. Antonio”, sita nell’area ospitante in passato il mercato ortofrutticolo generale di via Gelsi Rossi, alla Traversa Antonio Lagatta. Era una struttura costituita da una sala a forma rettangolare avente le seguenti misure mt 9,13 x 12,30. Le strutture portanti dell’oratorio erano costituite da ossatura in cemento armato e muratura di tufo quelle verticali, mentre il solaio era misto in c.a. e laterizi. La copertura era a terrazza. Le pareti sia interne che esterne erano ricoperte da intonaco. Le vetrate avevano una struttura in ferro. La porta d’ingresso era di legno castagno. La pavimentazione era per due terzi circa in piastrelle di ges e la rimanente parte in pietrini di cemento. Il locale aveva un impianto di illuminazione elettrica. L’oratorio era dotato di altare, banchi e sedie. Aveva una capienza di circa 250 persone. Prima che la Chiesa parrocchiale fosse istituita e affidata ai Missionari del Sacro Cuore, presso quest’oratorio officiavano il culto i frati francescani che abitavano presso il Convento del Sacro Cuore, alla Stazione. La Santa Messa era quotidianamente celebrata da P. Adriano De Martino ofm.
Fu poi demolito per costruire l’attuale Lungo Irno. Il sindaco dell’epoca, Vincenzo De Luca, promise alla popolazione del quartiere che dopo pochi anni l’avrebbe ricostruita.
L’attuale Cappella “San Giovanni Paolo II”
Il 23 maggio 2016 il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, alla presenza dell’Arcivescovo della Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno Mons. Luigi Moretti e del Parroco pro-tempore della Parrocchia di S. Giuseppe Lavoratore, don Marcello Tamburo, diede avvio ai lavori di realizzazione di una Cappella prefabbricata in Via Vinciprova. Le dimensioni della struttura sono di m 12,00 di larghezza e 20,00 m di profondità. La struttura portante della Cappella è stata realizzata in cemento armato prefabbricato. A corredo della chiesetta vi è anche un piccolo campanile. Il 9 dicembre 2020 l’Arcivescovo Mons. Andrea Bellandi indirizzò al Parroco don Natale una lettera nella quale annunciava che la Cappella fosse dedicata a San Giovanni Paolo II. Dopo cinque anni dalla posa della prima pietra, i lavori furono completati a fine maggio del 2021 e la Cappella fu inaugurata il 29 maggio, alle ore 10.30, alla presenza dell’Arcivescovo, Monsignor Andrea Bellandi, del Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, e del Governatore della Regione Campania, l’ On. Vincenzo De Luca. Il giorno dell’inaugurazione ci fu grande partecipazione da parte dei fedeli del quartiere che avevano lungamento atteso quel giorno. Dopo la celebrazione di inaugurazione ci fu la celebrazione Eucaristica con consacrazione e dedicazione dell’altare.
Le opere d’arte della Cappella
– Il Crocifisso ligneo: commissionato all’azienda FERDINAND STUFLESSER 1875 di Ortisei (Val Gardena) nel luglio 2020, l’intera opera è stata realizzata in quattro mesi ed è in legno di tiglio. Pesa 43 kg, presenta una Croce alta 220cm ed un Crocifisso il cui corpo misura 150cm. L’azienda produttrice è rinomata in tutto il mondo per le sue pregiate opere. Da oltre un secolo e da cinque generazioni annovera al suo interno artigiani che con abilità realizzano sculture sacre a mano e su misura, in legno e bronzo.
– Il mosaico di Papa Giovanni Paolo II: realizzato in circa quattro mesi, misura 62,5×94,5 cm. La tecnica di realizzazione è chiamata “mosaico con metodo indiretto”: le tessere di marmo sono tagliate a mano con una apposita tenaglia fino ad ottenere la dimensione e la forma desiderata e fissate con colla idrosolubile al contrario, al fine di ottenere una superficie piana su un supporto provvisorio di carta sul quale è riportato il disegno da riprodurre. Composto il mosaico, si incolla il tutto ribaltandolo su di un supporto definitivo e quando la colla ha fatto presa si stacca quello provvisorio. In ultima fase, si esegue la pulizia del mosaico dalla colla in eccesso e si procede al montaggio della cornice. L’artista che lo ha realizzato è Mario Mansi, scultore – mosaicista di Minori (SA). Da circa 20 anni realizza mosaici artistici in smalto e marmo. Esempi della sua arte sono rappresentati in varie parti del mondo. La sua arte è pura creatività e cura dei dettagli, la stessa cura che mette nella scelta dei materiali usati: marmi pregiati di provenienza internazionale, smalti veneziani ed oro mosaico. I suoi mosaici sono da considerarsi veri e propri quadri d’autore sia sul piccolo che sul grande formato, contraddistinti da una forte impronta scultorea, spingendo al limite la tecnica musiva nella ricercatezza dei particolari.
La natività: commissionata nel dicembre 2021 e realizzata dal laboratorio “Cardine” in Napoli, l’opera unisce la tradizione del presepe napoletano del ‘700 a quella dell’iconografia arabo-palestinese. La Madonna con testa, mani e piedi in terracotta ha colori e caratteri caldi; vesti volutamente semplici, ma ugualmente curate nella scelta dei tessuti e delle colorazioni. Il volto di San Giuseppe, esprime le caratteristiche dell’uomo ‘giusto’ anticamente riconosciute al personaggio, sposandosi con le vesti tipiche del tempo. Il Bambinello, realizzato interamente in terracotta, è rappresentato con le braccia aperte ad accogliere l’intera umanità e le sue rotondità sono ben auguranti nei confronti della prosperità chiamato a portare nel mondo. I tre personaggi hanno gli occhi di vetro.