Parrocchia
San Giuseppe Lavoratore
Salerno
Carissimi fedeli,
negli ultimi mesi sono stato sollecitato da alcuni di voi a dare delle “dritte” su gesti ed atteggiamenti da assumere durante le Liturgie in genere e, in particolar modo, nella Santa Messa. Profitto allora del nuovo anno liturgico, che si inaugura con la prima Domenica d’Avvento, per proporre a tutta la comunità brevissime istruzioni affinché ciascuno di noi possa partecipare ancor più fruttuosamente alle celebrazioni liturgiche che viviamo nella nostra Parrocchia.
L’intento di queste “attenzioni liturgiche” è di preservare la dignità dei Riti che celebriamo. Nutro anche l’auspicio che i fedeli, attraverso queste annotazioni, prendano parte alle celebrazioni in modo più consapevole, attivo e pieno. L’uniformità dei gesti e degli atteggiamenti dei fedeli nella Liturgia tende a far sì che tutta la celebrazione risplenda per decoro e per nobile semplicità.
Vi ringrazio per la disponibilità con la quale vorrete accogliere queste righe.
Don Natale
ALCUNE ATTENZIONI PER UN MAGGIOR
DECORO NELLA LITURGIA
Per tutti i fedeli
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- I fedeli che prendono parte alla Liturgia siano puntuali ed, entrando in chiesa, si ricordino di silenziare i cellulari.
- Arrivati in chiesa, i fedeli si accomodino nelle prime file libere…non nelle ultime! Questa prossimità è tesa a favorire lo spirito di comunione tra le persone ivi radunate.
- Qualche minuto prima dell’inizio della Santa Messa e subito dopo la sua conclusione, si osservi un clima di silenzio affinché venga assicurato il raccoglimento e si favorisca la preghiera interiore dei fedeli che sono in chiesa. Lo stesso silenzio si osservi in sagrestia. Si eviti il più possibile di considerarla, durante o fuori delle celebrazioni, un luogo di passaggio.
- Qualora i fedeli presenti alla Liturgia dovessero accedere ai servizi igienici, possono farlo uscendo dalla porta laterale della chiesa e percorrendo il viale che immette nei locali dell’oratorio.
- Nella Liturgia, al sacerdote che la presiede spettano delle preghiere che deve pronunciare da solo ad alta voce (ad es. la Consacrazione). Alla sua non si sovrappongano voci di altri fedeli dal loro posto. Essi piuttosto si associno al sacerdote con fede e in silenzio.
- Durante la proclamazione del Vangelo, i partecipanti si rivolgano con il busto corporeo verso l’ambone, al fine di manifestare una particolare riverenza e abbiano pure il capo leggermente chino in segno di ascolto.
- Quando si recita il Credo, alle parole “e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo” si china leggermente il capo. - Quando il sacerdote impone le mani sulle offerte per la Consacrazione i fedeli si inginocchino, a meno che lo impediscano lo stato di salute, la ristrettezza del luogo, il gran numero dei presenti, o altri ragionevoli motivi. Si alzino in piedi alle parole “Mistero della fede”. Quelli che non possono inginocchiarsi facciano almeno un profondo inchino mentre il sacerdote si genuflette dopo la Consacrazione.
- Quando ci si scambia il segno della pace, è opportuno che lo si faccia solo con chi è a noi più vicino, in modo sobrio e discreto, non vistoso o eclatante.
- I fedeli che si comunicano, prima di ricevere il Sacramento, facciano la debita riverenza (ad es. un inchino, un segno di croce, una genuflessione).
- Quanti intendono ricevere l’Eucaristia sulla mano, abbiano cura di mettere la mano destra sotto quella sinistra che accoglie l’Ostia consacrata. Poi con la mano destra prendano la comunione e la mettano in bocca davanti al ministro dal quale l’hanno ricevuta, non altrove.
- Dopo la Comunione, quando viene riposto il Santissimo nel tabernacolo, la Liturgia non prevede che i fedeli si alzino in segno di riverenza.
- La Celebrazione eucaristica termina con il canto finale.
- Soprattutto nelle Messe festive, dopo la benedizione finale, si attenda che il sacerdote abbia abbandonato l’aula liturgica prima di uscire.
- Durante la Liturgia, i passi di quanti sono costretti a muoversi non siano frettolosi. È bene evitare il più possibile cause di distrazione, favorendo piuttosto il decoro, l’ordine e la devozione.
Per quanti svolgono un ministero nella Liturgia
(ministranti, lettori, ministri straordinari della Comunione, cantori, musici, preposti alla raccolta delle offerte)
- Si evitino tutti gli spostamenti e i movimenti superflui che rischiano di distrarre l’assemblea.
- Si consiglia vivamente a lettori, ministranti, preposti alla questua di occupare i posti più vicini all’altare, in modo da effettuare il percorso più breve possibile per esercitare il proprio ministero liturgico. È dunque preferibile sedersi nei banchi laterali vicino all’altare.
- Lettori, ministri straordinari e preposti alla questua, non direttamente impegnati nella celebrazione, ma presenti in chiesa, occupino preferibilmente i primi banchi, in modo da sopperire agevolmente ad eventuali emergenze dell’ultimo minuto.
- L’inchino all’altare non si fa con l’intero busto, ma reclinando leggermente il capo.
- Tutti i movimenti e gli spostamenti effettuati durante la celebrazione liturgica non devono essere né veloci né vistosi. Siano piuttosto calmi e discreti. Mai poi si inceda all’indietro.
Informazioni più dettagliate relative ad ogni ministero saranno fornite da don Natale ai singoli gruppi.
Grazie!